Le radiocomunicazioni sono il frutto delle scoperte e della cooperazione di numerosi scienziati e tecnici appartenenti a diversi paesi. Il termine "radio", derivato da "radiazione", fu adottato in una conferenza svoltasi a Berlino, in Germania, nel 1906.
La storia
La storia della radio
coincide con la storia della società del XX secolo. Questo mezzo ha assunto il
ruolo di “mediatore” tra lo spazio privato dei singoli individui, delle
famiglie, e lo spazio pubblico delle grandi masse di ascoltatori. Siamo
nell’anno 1901. Durante la prima guerra mondiale, la ricerca e il progresso
tecnologico sono sollecitati e potenziati dalle esigenze della macchina
militare. In precedenza soprattutto le marine militari ad impiegare la
telegrafia senza fili, invenzione di Guglielmo Marconi. Nel corso degli anni
Mussolini, dopo aver studiato gli effetti e le potenzialità propagandistiche
del mezzo, aveva imposto la seguente linea: “ogni villaggio deve avere la radio”
era il lancio di iniziative volte alla popolarizzazione dell’ascolto e
all’acculturazione di massa La popolazione venne coinvolta, attraverso la
radio, nell’impresa coloniale e non solo, anche nella vita di tutti i giorni,
attraverso la radio rurale. La Germania di Hitler capì fin dall’inizio le
potenzialità del mezzo, che non doveva suscitare riflessioni ma emozioni.
Grazie alla pianificazione di Joseph Goebbels, la campagna ebbe successo ed
eliminò ogni sentimento di rivolta, ecc gli estratti delle pagine del suo
diario. La distribuzione avvenne con offerte a buon mercato e alla
dichiarazione di guerra si contavano nove milioni e mezzo di apparecchi, il più
alto numero in tutta l’Europa. Sul fronte esterno, la stazione radio, a onde
corte, di Berlino trasmetteva in 53 lingue ed aumentò le sua potenza
utilizzando i trasmettitori dei Paesi invasi. La radio era un mezzo di
informazione usato anche clandestinamente, per diffondere e ricevere notizie.
Da Radio Londra, la più conosciuta, ascoltiamo un messaggio. Proponiamo una
traduzione di alcuni comunicati in codice. Radio Bari, la prima voce
dell’Italia liberata. Da radio Bari un messaggio per rendere note le torture
inflitte dai fascisti. Radio Caterina, un apparecchio costruito dai soldati
italiani deportati nei campi di concentramento dopo la firma dell’Armistizio.


La prima
Radio di Marconi
Una Radio Moderna
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